Spettacoli
Black Blues Brothers (Kenya-Italia)
THE BLACK BLUES BROTHERS
uno spettacolo acrobatico comico musicale
Scritto e diretto da Alexander Sunny
Con Ali Salim Mwakasidi, Bilal Musa Huka, Hamisi Ali Pati, Rashid Amini Kulembwa e Seif Mohamed Mlevi
Coreografie Electra Preisner e Ahara Bischoff
Scenografie Siegfried Preisner e Loredana Nones, Studiobazart
Light designer Andrew Broom
Direttore di palco Albert Lilfountain
Tour manager Max Vanishin
Project manager Nick Fieldstory
“La scintillante impresa dei magnifici cinque”: così il critico Franco Cordelli ha definito sul Corriere della Sera lo show The Black Blues Brothers, che ha superato le 500 date in tutta Europa registrando oltre 250.000 spettatori. Nell’ultima edizione del Fringe Festival di Edimburgo, la kermesse teatrale più importante al mondo, lo show ha registrato un consenso di pubblico e di critica davvero straordinario. Tra circo contemporaneo e commedia musicale, questa produzione di teatro acrobatico, nata dalla fantasia di Alexander Sunny (già produttore di spettacoli di successo e curatore di speciali Tv sul Cirque du Soleil), tra gag esilaranti, buffi striptease e spassose sfide di ballo, ha conquistato teatri e festival di tutta Europa. In un elegante locale stile Cotton Club, seguendo le bizze di una capricciosa radio d’epoca che trasmette musica rhythm’n’blues, il barman e gli inservienti si trasformano in equilibristi, sbandieratori, saltatori e acrobati col fuoco. Ogni oggetto di scena (sedie, tavoli, appendiabiti, vasi e persino specchi) diventa uno strumento per acrobazie mozzafiato e coinvolgimento costante del pubblico. Sulle travolgenti note della colonna sonora del leggendario film di John Landis, i Black Blues Brothers fanno rivivere ogni sera uno dei più grandi miti pop dei nostri tempi a colpi di piramidi umane, limbo col fuoco, salti acrobatici con la corda e nei cerchi.
27 dicembre
Ore 20.30 – TEATRO APOLLO
Durata 70 min
Età: + 3 > 99 anni
Il Melarancio (Cuneo)
LA BATTAGLIA DEI CUSCINI
di Gimmi Basilotta, Marina Berro
con Gimmi Basilotta, Marina Berro, Luca Fantini, Aicha Cherif, Jacopo Fantini
Luci e suono: Luca Fantini
La battaglia dei cuscini è un gioco teatrale tra quelli che abbiamo sempre sognato di fare, scontri all’ultima piuma cha da bambini, tra fratelli, si facevano sul letto prima di andare a dormire: qui il gioco viene centuplicato più e più volte, diventando uno spettacolo di piazza esplosivo, divertente e di grande coinvolgimento.
L’attesa è scandita da una serie di annunci che preparano all’imminente battaglia; al via inizia lo spettacolo: la squadra della Compagnia coinvolge il pubblico nell’allestimento dello spazio e dettate le regole del gioco con un conto alla rovescia dà inizio alla battaglia.
Centinaia di leggerissimi cuscini multicolori compaiono in scena e in una reazione a catena, esplode la battaglia: accompagnati dalle scatenatissime musiche ska, gli spettatori si trovano coinvolti in una piccola follia collettiva, dove tutti combattono contro tutti, che coinvolge giovani, bambini,genitori, nonni. Questa pazza ed inoffensiva lotta a colpi di cuscino, prosegue fino allo sfinimento dei partecipanti. Ad un preciso segnale tutto si ferma e la battaglia si conclude in un soffio di piume.
La Battaglia dei cuscini viene replicato dal 1991 in Italia e all’estero e ha al suo attivo più di 700 repliche.
28 dicembre
Ore 11.00 – PIAZZALE PORTA SAN BIAGIO
spettacolo gratuito
adatto ai bambini dai 1 a 99 anni.
Inti tales
ZANNA BIANCA
Della natura selvaggia
di Francesco Niccolini liberamente ispirato ai romanzi e alla vita avventurosa di Jack London
regia Francesco Niccolini e Luigi D’Elia
con Luigi D’Elia
lupi e scene Luigi D’Elia
distribuzione Francesca Vetrano
una produzione INTI con il sostegno della Residenza artistica di Novoli
Nel grande Nord, al centro di un silenzio bianco e sconfinato, una lupa con chiazze di pelo color rosso cannella sul capo e una lunga striscia bianca sul petto, ha trovato la tana migliore dove far nascere i suoi cuccioli. Tra questi un batuffolo di pelo che presto diventerà il lupo più famoso di tutti i tempi: Zanna Bianca.
Luigi D’Elia e Francesco Niccolini tornano nel luogo che amano di più, la grande foresta. Ma se cinque anni fa l’avevano raccontata con gli occhi di un bambino meravigliato e di un nonno esperto e silenzioso, questa volta rinunciano agli esseri umani e alle loro parole, per incontrare chi della foresta fa parte come le sue ombre, il muschio, l’ossigeno: i lupi. Questo è uno spettacolo che ha gli occhi di un lupo, da quando cucciolo per la prima volta scopre il mondo fuori dalla tana a quando fa esperienza della vita, della morte, della notte, dell’uomo, fino all’incontro più strano e misterioso: un ululato sconosciuto, nella notte. E da lì non si torna più indietro.
Un racconto che morde, a volte corre veloce sulla neve, altre volte si raccoglie intorno al fuoco. Un omaggio selvaggio e passionale che arriva dopo dieci anni di racconto della natura, a Jack London, ai lupi, al Grande Nord e all’antica e ancestrale infanzia del mondo.
28 dicembre ore 20.30 – Manifatture Knos – sala grande
Dai 7 anni
Teatro città murata (Como)
PINOCHHIO – PINOCHIO
Testo e regia Giuseppe Di Bello
Con: Teto Andreoli, Marco Continanza, Naya Dedemailan, Davide Marranchelli, Alice Pavan
Musiche dal vivo: Valentino Dragano/Luca Visconti
Scene, luci e costumi: Giuseppe Di Bello
In questa versione del celeberrimo libro di Collodi la storia è narrata coralmente dal “Molto Famosissimo Teatro Drammatico e per giunta Vegetale”, nella realtà scenica una ‘scalcinata compagnia’ formata da cinque attori alle prime armi e un musicista, tutti senza grandi mezzi e capacità a dispetto dei successi millantati.
Le mirabolanti avventure del burattino offrono ai nostri scalcagnati attori la possibilità di un gioco teatrale inesauribile ed esilarante.
La faticosa creazione del burattino, il funerale del Grillo, l’incontro con Mangiafuoco e Lucignolo, il Gatto e la Volpe, il Paese dei Balocchi, l’abbraccio con Geppetto nella pancia della balena…tutto è raccontato con azioni incalzanti e coralità di voci e corpi.
Tutti gli aspetti, soprattutto quelli più divertenti, vengono sottolineati dalla narrazione, dalle canzoni e dalle azioni degli attori in un gioco di invenzioni continuo e imprevedibile.
Questa originale e curiosa versione di Pinocchio è un riallesti- mento di uno spettacolo già creato dallo stesso regista, prodotto dal Teatro Città Murata e rappresentato con grande successo in tutte le principali rassegne italiane con più di 300 repliche.
28 dicembre ore 17.00
29 dicembre ore 11.00
Cineteatro Don Bosco
Compagnia Francesca Zoccarato (Lignano Sabbiadoro)
Varietà PRESTIGE
Lo spettacolo in carne e legno!
Marionette a filo e clownerie
Di e con Francesca Zoccarato
Regia Dadde Visconti
Marionette Jan Ruzicka
“Benvenuti signore e signori all’unico spettacolo più vero del vero, perché… ce lo siamo inventato completamente: da capo a piedi!
Mitzi, un’ elegante clown felliniano, vi porterà nel suo mondo di fantasie retrò, manie surreali e sogni reali. Accanto a lei, i suoi soci di legno: marionette dall’apparenza innocente, ma… chi manipolerà chi? Chi sarà il vero protagonista di questo spettacolo?
Un omaggio al mondo del Café Chantant; quando le persone cercavano l’incanto e gustavano la dolcezza che l’Arte Varia sapeva donare, perché si sa:
“la vita è amara quando in fondo non c’è zucchero”
28 dicembre ore 18.30 – Manifatture Knos – sala piccola
29 dicembre ore 19.00 – Manifatture Knos – sala piccola
30 dicembre ore 17.30 – Sala Polivalente R.ne Casermette
Durata: 60 min
Età: 3 > 99 anni
UNA STORIA SOTTO SOPRA
La Baracca – Testoni Ragazzi (Bologna)
regia Andrea Buzzetti
di Andrea Buzzetti, Enrico Montalbani e Carlotta Zini
con Andrea Buzzetti e Carlotta Zini
scenografie Disegni di Enrico Montalbani
altre info Coproduzione Wide Eyes
Due personaggi abitano su piani diversi, si muovono su lati opposti e osservano le cose da due diversi punti di vista.
Ognuno vive la propria vita abitudinaria con le proprie certezze, le proprie paure, con il timore e la curiosità di incontrare altri.
L’unico elemento in comune tra i due è un piccolo gatto rosso che abita entrambi i piani. Sarà la fuga del loro amico a quattro zampe a farli finalmente incontrare e a dare vita a un inseguimento che diventerà presto un viaggio pieno di scoperte e stupori.
Una ricerca che pian piano unirà i due protagonisti e li porterà a perdersi e a godere il loro cammino, fino quasi a dimenticare la ragione del loro incontro.
Così, forse per caso, o forse no, gli spazi si capovolgeranno e i punti di vista si incroceranno in una dimensione nuova, rovesciata, condivisa.
CONVENTO DEI TEATINI
29 dicembre ore 16.30 e 18.30
30 dicembre ore 10.30 e 11.45
Età consigliata: 1 > 4 anni
Principio attivo teatro (Lecce)
LA BICICLETTA ROSSA
con Giuseppe Semeraro, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Dario Cadei, Cristina Mileti
regia di Giuseppe Semeraro
drammaturgia Valentina Diana
scenografie Dario Cadei
costume designer Cristina Mileti
suoni Leone Marco Bartolo
Vincitore PREMIO EOLO AWARDS 2013 – per la migliore drammaturgia
MENZIONE SPECIALE ALL’ INTERNO DEL FESTIVAL FESTEBÁ 2012
“La bicicletta rossa” nasce dalla necessità di creare un lavoro adatto a un pubblico trasversale attorno al tema della crisi. Abbiamo così creato una fiaba moderna a metà tra Eduardo e la visionarietà noir di Tim Burton. A tenere il filo della narrazione è Marta che come se sfogliasse un album fotografico ci racconta le strampalate ed eroiche avventure della sua famiglia. Marta non è in scena o meglio, c’è ma non si vede, è nel pancione della madre e proprio all’inizio dello spettacolo annuncia: “questa è la storia della mia famiglia prima che nascessi”. La famiglia di Marta per vivere mette le sorprese negli ovetti di cioccolato ma a complicare la sua vita, come la vita di un intero paese, c’è BanKomat, proprietario di tutto, della fabbrica degli ovetti, della casa ma anche della luna e delle stelle e nulla può essere fatto senza pagare qualcosa a BanKomat. La forza di questa famiglia sta nella sua capacità di trasformare uno strumento di oppressione in mezzo di liberazione e questo grazie a Pino, il fratello di Marta, che quasi per caso farà ritrovare alla famiglia la sua dignità e il suo riscatto.
Ore 17.30 – MANIFATTURE KNOS – sala grande
Durata: 55 minuti
Età: + 6 anni
Factory compagnia – Calacas teatro
PALOMA
di Michela Marrazzi
con Michela Marrazzi puppet, Gaetano Fidanza musica
elementi di scena Simone Tafuro
costumi Lilian Indraccolo
con la collaborazione artistica di Marcelo Bulgarelli, Tonio De Nitto, Nadia Milani
Si ringraziano Laura De Ronzo, Blablabla, Raffaele Scarimboli
È un dialogo tra due anime “Paloma”. Uno scambio scenico ed emozionale tra il fascino di una bambola, che riproduce con grazia e minuzia la realtà dei gesti di una donna anziana, e quello della musica, che quei gesti li ispira, li accompagna, li asseconda.
È così che, in scena, Paloma è un’anima canterina, dai grandi occhi profondi, con i suoi bagagli pieni del tempo trascorso e che mai più ritornerà, perché il tempo si sa, divora le cose semplici, come l’infanzia, la giovinezza, l’amore, la vita.
Con lei c’è un’altra figura che aspetta, osserva, scandisce e determina silenziosa il compiersi di questo viaggio e per farlo utilizza uno strumento musicale ed un metronomo. E’ una presenza misteriosa quella del tempo o chissà chi e Paloma cerca ingenuamente di sfuggirgli con il suo carico di ricordi.
In scena Michela Marrazzi, con la sua la bambola, una marionetta ibrida in gommapiuma a cui ha donato forma, gesti e anima e un musicista, Gaetano Fidanza, con la sua fisarmonica ad attraversare le emozioni di questo viaggio.
Teatro Asfalto
30 dicembre Ore 19.00
31 dicembre ore 11.00
Durata: 45 minuti
Tout public dai 6 anni
Tecnica: Teatro di figura contemporaneo / Teatro musica
Accademia Perduta/Romagna teatri (Ravenna)
CARO ORCO
con Maurizio Bercini
di Manuela Capece e Davide Doro
collaborazione artistica Marina Allegri
realizzazione
Cà Luogo d’Arte/ Compagnia Rodisio
L’orco è necessario. Dobbiamo avere il coraggio di ammetterlo.
L’orco è come la notte, che è bellissima, il problema è che fa paura.
Ma anche la paura è necessaria.
L’orco si farà desiderare, ti racconterà di tutte le meraviglie di un mondo fantastico.
E il mondo, l’orco, lo tiene in mano. È più che piccolo, è un microcosmo. L’orco muove le stelle e la luna e quindi anche il mare.
L’orco ti farà battere il cuore.
Ma devi andargli vicino, molto vicino, tanto da prendergli la mano.
L’orco è una storia a lieto fine.
L’orco esiste quando un padre non fa bene il proprio dovere, il proprio lavoro di padre.
L’orco mangia i bambini, davvero.
Se un bambino è sfortunato, lui se lo mangia.
Se un bambino è un po’ lento, lui se lo mangia.
Il nostro Orco è il guardiano di un mondo meraviglioso.
È il maestro traghettatore da qui a là, per diventare grandi.
È l’orco di tutte le storie, che serve per imparare la distanza tra bene e male.
L’orco non muore mai, ma deve sempre essere sconfitto.
Oltre l’orco c’è la libertà.
Il bambino allievo guarda il padre maestro.
E c’è timore, meraviglia, ambizione e gratitudine. È un padre buono.
Mi dice, preparati pulisciti e dubita.
CASTELLO CARLO V
2-3-4 gennaio ore 11.00 e 17.00
Età: + 3 anni
Factory compagnia transadriatica – Fondazione Sipario Toscana
In collaborazione con Nasca teatri di terra
MATTIA E IL NONNO
di Roberto Piumini
dal romanzo omonimo pubblicato da Einaudi Ragazzi
con Ippolito Chiarello
adattamento e regia Tonio De Nitto
musiche originali Paolo Coletta
Costume Lapi Lou
Luci Davide Arsenio
Tecnico Matteo Santese
Organizzazione Francesca D’Ippolito
Factory compagnia transadriatica, Fondazione Sipario Toscana
in collaborazione con Nasca Teatri di Terra
Mattia e il nonno è un piccolo capolavoro scritto da Roberto Piumini, uno degli autori italiani più apprezzati della letteratura per l’infanzia. In una lunga e inaspettata passeggiata, che ha la dimensione forse di un sogno, nonno e nipote si preparano al distacco, a guardare il mondo, a scoprire luoghi misteriosi agli occhi di un bambino, costellati di incontri magici e piccole avventure pescate tra i ricordi per scoprire, alla fine, che non basta desiderare per ottenere qualcosa, ma bisogna provare e soprattutto non smettere mai di cercare. In questo delicato passaggio di consegne il nonno insegna a Mattia, giocando con lui, a capire le regole che governano l’animo umano e come si può fare a rimanere vivi nel cuore di chi si ama. Una tenerezza infinita è alla base di questo straordinario racconto scritto con dolcezza e grande onirismo. Un lavoro che ci insegna con gli occhi innocenti di un bambino e la saggezza di un nonno a vivere la perdita come trasformazione e a comprendere il ciclo della vita. È un farmaco questo racconto, uno di quelli che noi adulti, avremmo dovuto avere la fortuna di conoscere da piccoli per imparare a recepire la separazione come questo cammino tra nonno e nipote che somiglia a un viaggio che non fa più paura
Manifatture Knos
2 gennaio ore 17.30
3 gennaio ore 17.00
Genere: narrazione, teatro d’attore
durata: 50 min
Età: +7 anni
Compagnia Baccalà (Svizzera)
Pss Pss
di e con Camilla Pessi e Simone Fassari
regia Louis Spagna
collaborazione artistica e coordinamento tecnico: Valerio Fassari
disegno Luci Christoph Siegenthaler
Vincitore di 12 premi internazionali, unico, incantevole, virtuoso e molto divertente, Pss Pss è uno spettacolo che mette in scena due clown contemporanei attraverso il linguaggio universale del corpo e dello sguardo. Personaggi senza parole, ci trasportano in una perfomance fuori dal tempo, con tutta la gravità, l’innocenza e la crudeltà dell’essere. Pss pss è stato eseguito più di 600 volte, in oltre 50 paesi, e in tutti 5 i continenti, con grande successo. Qualcuno ha detto: un’ora di felicità. Da non perdere!
TEATRO APOLLO
2 -3 gennaio ore 20.30
Genere: circo contemporaneo
Durata: 65 min.
Età: + 9 anni > 99 anni
Focus Teatro e disabilità – progetto Cross the gap
Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt – Lebenshilfe Südtirol
ALI
testo di Gianluigi Gherzi, Remo Rostagno, Antonio Viganò
regia di Antonio Viganò
coreografie di Julie Anne Stanzak (Tanztheater Wuppertal)
direzione di produzione: Paola Guerra
con Michael Untertrifaller e Jason De Majo
ispirato allo spettacolo ALI del 1993 una coproduzione Le Grand Bleu e Teatro la Ribalta (premioETIstregagatto 1995)
Ali è il racconto di un incontro tra un giovane uomo qualunque, un po’ disilluso e pessimista, e un individuo con due ferite rosse sulle spalle, un angelo caduto che ha voglia di soffrire e di amare come fanno tutti gli esseri umani. La creatura, scesa dal cielo attraverso un palo della luce, chiede, interroga, vuole capire il perchè di ogni cosa. E’ curioso e ingenuo come un bambino.
Tra i due si stabilisce una rete di interrogativi reciproci, di curiosità, di conflitti che fanno scoprire all’angelo sentimenti e sensazioni mai provate prima.
L’angelo e l’uomo si incontrano, si scontrano, lottano, si riconoscono a vicenda, si agguantano e si sfiorano in una danza della vita fino alla morte. Scoprendo ricordi seppelliti sotto mucchi di sassi, l’angelo mette a nudo la vita dell’uomo, i suoi dolori e le sue gioie.
3 gennaio ore 19.00
Manifatture Knos (sala grande)
età: + 10 anni
Focus Teatro e disabilità
Factory compagnia transadriatica – Fondazione Sipario Toscana – Tir danza
DIARIO DI UN BRUTTO ANATROCCOLO
di Tonio De Nitto
con Ilaria Carlucci, Fabio Tinella, Luca Pastore, Francesca De Pasquale
regia di Tonio De Nitto
collaborazione al movimento coreografico Annamaria De Filippi
scene di Roberta Dori Puddu
costumi di Lapi Lou
musiche originali di Paolo Coletta
luci di Davide Arsenio
Premio della Giuria città di Kotor e Premio miglior interprete a Francesca De Pasquale
al XXV Kotor Festival of Theatre for Children, Montenegro.
Miglior spettacolo, miglior regia Tonio De Nitto, miglior attore Luca Pastore, miglior drammaturgia, Tonio De Nitto, miglior scenografia Roberta Dori Puddu, miglior musica originale Paolo Coletta, menzione speciale Francesca De Pasquale al 4th International Theater festival of Children and youth in Hamedan – Iran
“Diario di un brutto anatroccolo” coniuga il teatro e la danza a partire da un classico per l’infanzia di Andersen. Uno spettacolo attraverso il quale Factory, dopo una “Cenerentola” lontana dagli stereotipi e la Caterina protagonista scomoda e non allineata de “La bisbetica domata” di Shakespeare, continua l’indagine sul tema della diversità/identità e dell’integrazione attraverso un linguaggio semplice ed evocativo.
Un anatroccolo oltre Andersen che usa la fiaba come pretesto per raccontare una sorta di diario di un piccolo cigno, creduto anatroccolo, che attraversa varie tappe della vita come quelle raccontate nella storia originale, e compie un vero viaggio di formazione alla ricerca di se stesso e del proprio posto nel mondo e alla scoperta della diversità come elemento qualificante e prezioso.
La nascita e il rifiuto da parte della famiglia, la scuola e il bullismo, il mondo del lavoro, l’amore che arriva inatteso e che presto può scomparire anche per cause esterne non riconducibili a noi, la caccia e poi la guerra come orrore inspiegabile agli occhi di chiunque, tappe di un mondo ostile, forse, ma che resterà tale solo sino a quando il nostro “anatroccolo” non sarà in grado di guardarsi negli occhi e accettarsi così come è, proprio come accade al piccolo anatroccolo della fiaba di Andersen che specchiandosi nel lago scopre la propria vera identità. Non bisogna nascondere le cicatrici accumulate nella vita, perché possono e devono invece diventare il nostro tesoro.
4 gennaio ore 16.30
CINETEATRO DON BOSCO
Genere: teatro d’attore e danza
Durata: 55 minuti
età: + 6 anni
Ingresso gratuito
Focus Teatro e disabilità
Mezzanin Theatre (Austria)
TARTE AU CHOCOLAT
torta al cioccolato
Con Erwin Slepcevic, Jean-Paul Ledun
Regia Martina Kolbinger-Reiner
La “tarte au chocolat” è rotonda, cioccolatosa e buona. Ma cosa succede se l’uovo non si comporta come dovrebbe nei confronti dei cuochi, la pasta sta scappando, gli ingredienti scompaiono e lo zucchero è fuori di testa?
Due cuochi in cerca della ricetta giusta ne stanno cuocendo una assieme, attraverso un gioco di slapstick completamente comico.
L’ordinato pagliaccio Jean-Paul, che da anni viaggia attraverso il vasto mondo del circo (Roncalli, Tigerpalast, …), incontra qui il suo affascinante nipote Erwin, che è già apparso con successo sulla scena di molte produzioni del Mezzanin Theatre.
4 gennaio ore 18.30 – Manifatture Knos sala piccola
5 gennaio ore 11.00 – Manifatture Knos sala grande
Genere: teatro d’attore
Durata: 50 min
età: + 5 anni
ATGTP (Jesi)
IL GRANDE GIOCO
di Silvano Fiordelmondo, Simone Guerro, Francesco Niccolini
con Silvano Fiordelmondo, Fabio Spadoni
regia e scrittura scenica: Simone Guerro
editor Teatrale: Francesco Niccolini
light Desiner Michelangelo Campanale
costumi Maria Pascale
musiche originali Emilio Marinelli
Hector e Papios. Due fratelli. Una vita sola. Un grande gioco, fatto di condivisione, complicità e affetto smisurato. Una notizia inaspettata irrompe nella loro vita e modifica il ritmo della loro relazione. Da quel momento parte una nuova avventura: i due compilano una lista dei desideri, da esaudire tutti, sfidando il tempo, come ogni grande gioco che si rispetti. In questo modo, in un divertimento continuo, che passa per un rocambolesco viaggio al mare, un’improbabile serata in discoteca, un lunapark e un ultimo inaspettato desiderio, si arriva alla fine di una intensa giornata. I due fratelli si lasciano andare, ognuno per il suo viaggio, serenamente perché consapevoli di avere vissuto tutto quello che c’era da vivere. La lista dei desideri è finita ma non la loro straordinaria storia.
Uno spettacolo che vede in scena lo storico attore del Teatro Pirata Silvano Fiordelmondo insieme a Fabio Spadoni, attore con sindrome Down, in una storia che commuove e diverte.
4 gennaio ore 20.30
MANIFATTURE KNOS (sala grande)
Genere: Teatro d’attore
Durata: 50 min
Età: + 6 anni
Focus Teatro e disabilità
Factory compagnia transadriatica – Fondazione Sipario Toscana
PETER PAN
di Tonio De Nitto
collaborazione drammaturgica Riccardo Spagnulo
con Ilaria Carlucci, Francesca De Pasquale, Luca Pastore, Fabio Tinella
regia di Tonio De Nitto
coreografie Barbara Toma
musiche Paolo Coletta
scene di Iole Cilento e Porziana Catalano
videomapping di Emanuela Candido, Andrea Carpentieri, Andrea Di Tondo – Insynchlab
costumi di Lapi Lou
sarta Mariarosaria Rapanà
luci di Marco Oliani
assistente di produzione Daniele Guarini
organizzazione Francesca D’Ippolito
Peter Pan è la storia di un’assenza, di un vuoto che spesso rimane incolmabile, di un tempo che sfugge al nostro richiamo e che a volte si ferma, delle esperienze che ci fanno diventare grandi senza volerlo e troppo presto. L’ispirazione viene dalle avventure di Peter e Wendy e dall’atmosfera un po’ misteriosa del primo romanzo di James Matthew Barrie, Peter Pan nei Giardini di Kensington dove il sentimento autobiografico di una mancanza incolmabile spinge l’autore a creare un mondo parallelo, un giardino prima, un’isola poi, dove i bambini caduti dalle carrozzine e dimenticati dai propri genitori si ritrovano in uno spazio senza confini fisici e temporali. E l’isoladelmaipiù, Neverland, è forse dentro la testa di ogni bambino, un posto dove vanno a finire le cose dimenticate dai grandi, per cui non c’è spazio nella vita reale. E’ qui che Wendy riesce a trovare la giusta distanza con il suo essere bambina, qui che sente il desiderio di crescere, di abbandonare l’isola senza recidere quel legame con la propria infanzia che fatica a rimanere con noi tutta la vita: una finestra che chiudiamo diventando grandi e che, invece, dovremmo tenere aperta, in contatto con la nostra realtà e il nostro essere adulti.
CINETEATRO DON BOSCO
5 gennaio ore 16.30
6 gennaio ore 11.00
Genere: teatro danza
durata: 60 min
Età: + 6 anni
Alessandro Sciarroni
JOSEPH KIDS
Con Michele di Stefano e Marco D’agostin
Alessandro Sciarroni è il coreografo italiano contemporaneo più rappresentato a livello internazionale. Sciarroni ha la geniale abilità di mostrare con leggerezza e sostanza la forza indagatrice dell’artista nei confronti dell’universo infantile. Lo spettacolo fa seguito al grande successo avuto dall’artista con Joseph, il suo primo solo, che in meno di due anni è stato presentato in dieci Paesi europei ed extraeuropei. Joseph Kids è uno spettacolo che sa divertire e far riflettere, che sa far maturare l’idea di potersi muovere in uno spazio performativo in una maniera mai scontata, acquisendo maggior consapevolezza di sé e dell’altro. È un lavoro che prende in considerazione la profonda intelligenza e intuizione che ogni giovane spettatore (e possibile performer) porta con sé.
5 gennaio ore 18.30 e 20.30
MANIFATTURE KNOS sala grande
Manifatture Knos – sala grande
5 gennaio
ore 18:00 ( 1o spettacolo)
ore 20:30 ( 2o spettacolo)
Genere: teatro-danza
Durata: 30 min
Età: dai 4 anni in su
Collettivo clochard (Rovereto)
DEsPRESSO
Regia e drammaturgia Michele Comite
Con Alessandra Carraro e Michele Comite
Coreografie Jemima Hoadley
Costumi Chiara Defant
Audio Christian Marchi
Scenografie Sergio Debertolis
Quella che viene raccontata è la relazione di amicizia fra due persone, che è messa in discussione a causa del malessere di una delle due (depressione). Questa depressione colpisce però la persona cosiddetta “normale”, che diventa quindi la metà “fragile” della coppia. La persona con disabilità diventa una risorsa, e attraverso la sua determinazione, le sue insistenze, la sua positività, il suo essere diretta e priva di sovrastrutture mira a scalfire il muro che la malattia ha creato fra lei e il suo amico.
6 gennaio ore 17.00
MANIFATTURE KNOS – sala piccola
TEATRI MOBILI
I Teatri Mobili sono un bus e un camion allestiti a teatri, che ospitano al loro interno spettacoli unici e senza parole per un massimo di 35 spettatori alla volta.
I due mezzi delimitano un’ area foyer all’aperto, uno spazio conviviale con un palco per la musica dal vivo, i teatrini emozionali (scatole elettromeccaniche per uno spettatore) e una biblioteca sulle arti dello spettacolo.
Il progetto, nato dalla collaborazione tra Girovago e Rondella con La Compagnia Dromosofista, vuole tornare a portare il teatro di figura contemporaneo in strada e alla portata di tutti.
2 – 6 GENNAIO
Piazzale della Basilica S.Domenico Savio
Teatrobus – Capienza: 35 adulti, 40 Bambini e adulti.
Piazz.le Basilica San Domenico Savio
2 – 3 – 4 – 5 gennaio – spettacoli ore 11.00 / 16.45 / 18.45
6 gennaio- spettacoli ore 10:30 / 12:30 / 17:30
manoviva
Genere: teatro di figura Durata: 30 min Età: dai 5 anni in su
Un microcosmo dove solo le mani raccontano senza parole 30 minuti di spettacolo assolu-tamente unico. Manin e Manon meravigliano per la loro abilità due incredibili personaggi capaci di esibirsi in numeri di giocoleria ed acrobatica, meglio di qualunque essere umano…Lui non è solo giocoliere, ma anche one man band e mangiafuoco, Lei funambola e non solo. Le luci della ribalta si accendono e Voi tutti vi ritroverete immersi in un mondo fantastico in miniatura dove tutto è possibile e reale. Il personaggio Manoviva, nato da un brevetto di Girovago e Rondella, viene utilizzato anche negli ospedali e nelle scuole come terapia didattica motoria.
CamionTeatro – Piazz.le Basilica San Domenico Savio
2 – 3 – 4 – 5 gennaio – spettacoli ore 12.00 / 17.45 / 19:45
6 gennaio – spettacoli ore 11:30 / 16:30 / 18:30
Capienza: 35 adulti, 40 Bambini e adulti.
Antipodi
Genere: teatro di figura Durata: 30 min Età: dai 7 anni in su
Un punto qualsiasi sul globo ha il suo opposto. Paesaggi ed esseri molto diversi fra loro sono uniti da una linea uguale al diametro terrestre. Laddove tutto diventa raggiungibile pensiamo ad un luogo che esiste, ma che si allontana ad ogni nostro passo. Tre personaggi invitano il pubblico a seguirli in un viaggio agli antipodi del mondo. Un viaggio surreale su un cavallo in miniatura, tra personaggi stralunati e minuscoli uomini d’ombra in corsa. Antipodi ė l’unione di diversi stili e tecniche del teatro di figura, dalle ombre cinesi alla ma-nipolazione di oggetti, al teatro fisico.
In viaggio con le storie
UN PICCOLO FESTIVAL DELLA NARRAZIONE ALL’INTERNO DEL FESTIVAL KIDS. UN MODO ORIGINALE PER SCOPRIRE IL MUSEO FERROVIARIO DI LECCE E VIAGGIARE CON LA FANTASIA DEI RACCONTI A BORDO DELLE VECCHIE LOCOMOTIVE CHE VI SONO CUSTODITE. AD ACCOGLIERE I VIAGGIATORI LO STRAMPALATO CAPOSTAZIONE DI KIDS, DARIO CADEI, AIUTATO DAI SUOI GIOVANI ASSISTENTI ROCCO E JACOPO, E UNA VIAGGIATRICE SPERDUTA, CHIARA SAURIO.
29 e 30 dicembre 3 e 5 gennaio
ore 10.45 e 11.45 – Museo Ferroviario
I CENTO VESTITI
di Eleanor Estes con Daria Paoletta
Wanda non ha amici. Va a scuola da sola e torna a casa da sola. Indossa sempre le stesso vestito blu sbiadito che non le sta bene. È pulito, ma sembra non aver mai visto un ferro da stiro. Allora perché Wanda racconta alle altre bambine di avere cento vestiti, uno più bello dell’altro, tutti in fila dell’armadio?
IL GIGANTE E LA FARFALLINA
di e con Otto Marco Mercante
Un Gigante boscaiolo vive completamente isolato dalla società, questo lo rende un essere duro completamente insensibile ad ogni emozione. Ma un giorno viene a contatto con una Farfallina che misteriosamente si trasforma. Il Gigante rimane per un primo tempo ancora duro e insensibile, ma un evento improvviso gli cambierà completamente il punto di vista. Una favola sull’amicizia con un finale positivo che fa riflettere sull’importanza delle persone che ci stanno accanto.
ALLARME NEL PRESEPE
tratto da“Tante storie per giocare” di Gianni Rodari, con Maria Assunta Salvatore
Cosa succede se un bambino mette nel presepe anche un pellerossa, una bambolina hippy e un aviatore? Riusciranno questi personaggi a convivere coi tradizionali pastori, pecore, stella cometa e con la vecchina delle caldarroste senza litigare? Una storia divertente e delicata che coinvolgerà grandi e piccini.
BERTUCCIA, BERTUCCINO E MAMMASANTISSIMA
di e con Fabrizio Pugliese
Bertuccia dovrà aiutare suo figlio ad affrontare un male oscuro che infetta la città, un male fatto di prepotenza e, quel che è peggio, di indifferenza ed omertà. Ma nonostante la paura, che con Mammasantissima c’è eccome da aver paura, i nostri eroi non si perdono d’animo e partono al contrattacco…
L’ANELLO MAGICO
Ispirato al racconto di Italo Calvino con Francesco Stefanizzi
Questa è la storia di un giovane che parte da casa per trovare fortuna. Il suo destino cambia, appunto, grazie ad un anello magico, regalatogli da una vecchia, che ha il potere di avverare qualsivoglia desiderio del ragazzo. Il giovane si innamora di una fanciulla, la quale, venuta a conoscenza del segreto del gioiello, decide di rubarglielo e tenerselo tutto per sè. Cosa capita se l’anello capitasse nelle mani sbagliate? Riuscirà il giovare a recuperare ciò che è suo, contando sull’aiuto di fedeli amici, ovvero un gatto e un cane?
VOLI IN LOCOMOTIVA
di e con Massimo Gerardo Carrese (fantasiologo)
Come si trova un volto amico in una locomotiva? Come fa una locomotiva a diventare anche un museo? Cosa hanno in comune le 10 lettere della parola “locomotiva” e il numero 7? Massimo Gerardo Carrese, professione fantasiologo, studia i processi della fantasia, dell’immaginazione e della creatività e vi invita a scoprire in che modo parole, oggetti e numeri possono diventare anche altro. www.fantasiologo.com